DOMANDE & RISPOSTE

In questa sezione sono riportate alcune delle principali domande e risposte.

D: CHE COSA E' LA "RIVOLUZIONE INFORMATICA" ?
R: La "Rivoluzione Informatica" è stata un importante fenomeno nella storia dell'informatica iniziato a metà degli anni '70 e conclusosi indicativamente verso la metà degli anni '90. La Rivoluzione Informatica è figlia dell'invenzione dei microchip e della lungimiranza di ingegneri, tecnici ed imprenditori che hanno condotto allo sviluppo dei personal computer e all'informatizzazione di massa. La Rivoluzione Informatica ha avuto il suo boom durante gli anni '80 del secolo scorso per poi concludersi negli anni '90 con il passaggio del computer da "strumento esoterico" a normale elettrodomestico presente in ogni casa.

D: PERCHE' LA RIVOLUZIONE INFORMATICA E' COSI' IMPORTANTE ?
R: Perché essa ha cambiato drasticamente la nostra vita e le nostre abitudini. L'impatto della Rivoluzione Informatica è paragonabile all'invenzione ed alla diffusione dell'automobile. Con la Rivoluzione Informatica infatti, l'informatica è uscita dal campo iperspecializzato e un po' misterioso dei grandi calcolatori accessibili solo agli enti governativi, alle università ed alle multinazionali e l'ha condotta alla portata di tutti. L'informatizzazione degli uffici ha permesso di velocizzare ed espandere tutti i servizi e di crearne moltissimi di nuovi, l'informatizzazione di massa ha reso disponibili al comune cittadino la videoscrittura, i fogli di calcolo, i database, nuovi strumenti per il disegno, la musica e la creatività in genere, la possibiltà di sperimentare a casa propria con le basi della programmazione ed il linguaggio digitale. Il "computer per tutti" ha aperto negli anni '80 una intera nuova industria e nuove professionalità: lo sviluppo del software e la programmazione, l'editoria specializzata, il business dei videogiochi, la progettazione e realizzazione di hardware sempre nuovo ecc... Ma sopratutto ha aperto la strada alla successiva Rivoluzione Telematica: internet, la comunicazione digitale, il wireless, gli smartphone e le loro applicazioni e molto di ciò che oggi ci sembra normale è in qualche modo figlio della Rivoluzione Informatica.

D: PERCHE' QUESTA INIZIATIVA ?
R: In un mondo che cambia velocemente e dove le nuove tecnologie si susseguono di anno in anno, c'è il rischio di trascurare e dimenticare eventi significativi solo perché essi non ci appaiono sufficientemente lontani nel tempo per chiamarsi "storia". La Rivoluzione Informatica si è conclusa solo una quindicina di anni fa ed ha lasciato dietro di se centinaia di migliaia di vestigia sottoforma di macchine, accessori, software, libri, riviste, articoli, progetti, idee: materiali e conoscenze che rischiano di perdersi o di venir distrutte solo perché non sono più abbastanza moderne per poterle utilizzare, ma allo stesso tempo non sono abbastanza "antiche" per rappresentare un passato da preservare. L'iniziativa "Museo del Personal ed Home Computer" nasce dalla passione di "chi c'era" e, riconoscendo l'importanza di quel fenomeno, mette a disposizione il proprio tempo e risorse per raccogliere, preservare e rendere disponibile ciò che rimane di quelle vestigia, di quelle conoscenze e dello spirito pionieristico di questa fase della storia informatica.

D: PERCHE' NON UNA INIZIATIVA DEDICATA ALL'INTERA STORIA DEL COMPUTER O DELLE MACCHINE DI CALCOLO ?
R: La storia dell'informatica, che procede da 70 anni di pari passo con la storia del calcolatore, affonda le sue radici nella storia delle macchine di calcolo automatiche (meccaniche prima, elettromeccaniche poi) sviluppatesi tra la fine dell'ottocento e la prima metà del '900, ma la cui genesi può tracciarsi fino a strumenti assai più antichi come ad esempio la Pascalina, antenata delle moderne calcolatrici, risalente alla metà del XVII secolo. Anche limitandosi all'informatica degli ultimi 50 anni, essa tratta ambiti assai eterogenei, come ad esempio i grandi calcolatori degli anni '50 e '60 oppure l'informatica dei server e dei supercomputer. Affrontare un panorama così vasto richiederebbe un insieme di conoscenze, competenze e mezzi estremamente dispersivo, con il risultato che probabilmente ogni ambito di questa lunga storia finirebbe per essere trattato in maniera superficiale. Inoltre, esiste già a livello nazionale un importante polo di competenze e di raccolta per tutto quanto precede l'informatica moderna ed è il Museo degli Strumenti per il Calcolo di Pisa, il quale raccoglie in strutture adeguate strumenti di calcolo di epoca galileiana, decine di macchine calcolatrici meccaniche ed elettromeccaniche dall'800 ad oggi ed alcuni grandi calcolatori degli anni '50 e '60 inclusa la famosa CEP (Calcolatrice Elettronica Pisana). Riteniamo più utile concentrarci sulla Rivoluzione Informatica ed il fenomeno dell'informatica per tutti, e di rivolgere sforzi e risorse verso un ambito ancora poco considerato, in modo da raccogliere le macchine che l'hanno rappresentata e tutte le informazioni e le conoscenze utili alla loro comprensione, conservazione e manutenzione.

D: PERCHE' DEDICARE TANTE RISORSE AI COMPONENTI DI RICAMBIO? NON SAREBBE MEGLIO ADOPERARSI SOLO PER INCREMENTARE IL NUMERO COMPUTER PRESENTI?
R: Riteniamo che preservare queste macchine ed il contorno a loro legato voglia dire anche preservarne la funzionalità. Naturalmente ciò non potrà essere fatto in eterno ma crediamo tuttavia che ciò rappresenti un aspetto importante e che oggi vi sia ancora la possibilità, se si agisce per tempo, di garantire il buon funzionamento di questi oggetti per molti anni a venire. La possibilità di mantenere una raccolta "vivente" con la quale interagire e sperimentare realmente ha una valenza didattica e storica (anche verso le nuove generazioni) e, perché no, un fascino certamente superiore ad una mera esposizione. Per tali motivi la ricerca di strumentazione e componenti elettronici rappresenta un aspetto che, seppure da molti trascurato, è per noi assolutamente non secondario.

D: LE MACCHINE ED I MATERIALI RECUPERATI SONO VISITABILI?
R: Trattandosi di una iniziativa basata su una raccola gestita privatamente, la fruizione è attualmente possibile in maniera virtuale tramite questo sito, oppure in occasione di eventi espositivi esterni. In futuro saranno possibili deroghe per singoli appassionati previo contatto, compatibilmente con la disponibilità dei gestori, in modo da potersi accordare nei tempi e modi.

D: ACCETTATE DONAZIONI?
R: L'inziativa è autofinanziata ed al momento preferiamo non accettare denaro. Sono benvenute le donazioni di qualsiasi materiale attinente alla Rivoluzione Informatica.

D: VORREI CONTRIBUIRE IN QUALCHE MODO, COME POSSO AIUTARVI?
R: Visitate la pagina Come aiutarci per trovare indicazioni su tutti i modi in cui è possibile contribure.

D: EFFETTUATE SERVIZI DI RIPARAZIONE A TERZI?
R: Il poco tempo disponibile è assorbito completamente dalla manutenzione del materiale fin qui recuperato e non ci consente di fornire servizi a terzi, tuttavia siamo ben lieti di rispondere con consigli e suggerimenti quando possibile.

D: HO PROVATO A SCRIVERVI MA NON HO RICEVUTO RISPOSTA. PERCHE'?
R: Può accadere che una email non sia stata ricevuta o che a causa della mancanza di tempo o del numero di email ricevute la vostra richiesta sia passata in secondo piano. In tal caso INSISTETE! Cerchiamo di rispondere a tutti nei limiti del possibile.